PENSIERINO del 24 dicembre 2021

“La Genesi, come conoscerla divertendosi” è l’ultimo mio libro pubblicato, e forse resterà l’ultimo. Non tanto perché non abbia più voglia di scrivere, ma perché mi è sempre più difficile pubblicare. D’altronde, di manoscritti vari ne ho a bizzeffe, compreso quello tanto menzionato con protagonista una ragazza di Campolongo, libro che reputo il migliore di tutti quelli che ho pubblicato. Vorrei essere libero di non dover più pubblicare, di tornare alle mie attività manuali, leggere di più, socializzare di più, fare una vita come chiunque, senza l’incombenza di terminare un libro o scegliere qualche racconto o commedia da inviare ai concorsi, perché anche questi li ridurrò al lumino. Ci riuscirò?...

Ho appena letto “Rosso di sera”, un libro scritto da Mario Adelchi, di Novara, che con suo fratello Adelchi rappresentano due scrittori eccezionali, il primo per la narrativa, il secondo per le poesie, che ha mietuto successi e premi in tutta Italia. Sono amico di entrambi, con Adelchi mi sento qualche volta al telefono, e poi mi invia sue poesie e i libri del fratello Mario. “Rosso di sera” è la biografia di Mario Chinello, narrata senza enfasi, seppur di avvenimenti nella sua vita ne sono succeduti continuamente, scritto con uno stile scorrevole, con la sua immagine che scaturisce da ogni riga come uomo forte, convinto delle proprie idee che porta sempre a buon fine, gran lavoratore, comunista fino all’osso e fedele ai suoi ideali politici, generoso, impavido eccetera. Il libro mi ha preso dalla prima pagina, e mai sono riuscito a staccarmi dalle sue peripezie al lavoro, al partito o come sindaco di un paesino del Novarese. A volte i libri degli scrittori del territorio o di amici sono molto migliori di quelli reclamizzati attraverso i media di personaggi vari.

 

Home page

..