PENSIERINO del 20 gennaio 2020

Finalmente ho rivisto e consegnato alla associazione “Sorrisi d’Africa” il testo de Il mio viaggio in Senegal, affinché ne facesse l’uso più appropriato. Proprio in questi giorni lei mi ha detto che ha trovato chi glielo pubblica, assieme al suo libro Viaggio per la vita, storia di una adozione. Meglio così: il ricavato andrà per fini benefici in Senegal.

È stata una esperienza unica assistere alla commedia E do morose in un vero teatro, quello di Cittadella, ed essere citato come autore dalla compagnia “Magia dei colori”. Non vedo l’ora di avere tra le mani il DVD per rivedermi la commedia.

Ho spedito a diverse grosse case editrici Lettere di un aspirante pompiere romantico: Sono 123 lettere che ho scritto a casa e ad altri destinatari quando ero vigile del fuoco durante il servizio militare a Roma. La motivazione per la pubblicazione è quella di un testo di nicchia in quanto sono lettere originali, introspettive e romantiche di un ragazzo di 20 anni di cinquant’anni fa. In queste lettere, oltre le esperienze e le emozioni della vita del pompiere si parla anche di come si viveva a quel tempo. Ho scritto nella presentazione alle case editrici che il libro è di nicchia, come di nicchia è il suo autore, cioè io, che, nonostante abbia conseguito solo la licenza di scuola media (Avviamento professionale), ha già pubblicato nove libri e vari altri lavori letterari. Non nutro alcuna speranza che mi rispondano (solo Adelphi mi ha risposto, naturalmente in senso negativo), ma a me basta solo avere fatto il mio dovere nei miei confronti.

Capita che ti appassioni a un dato argomento o attività e dopo qualche tempo la odi. Succede anche al contrario per certi miei hobby: così, come mi ero promesso di non scrivere più, ecco che ho cominciato a scrivere una nuova commedia e un nuovo libro, e tutti e due, per motivi diversi, mi entusiasmano. Lo spunto per la commedia l’ho avuto a un concorso a Castelfranco Veneto, quando il tema verteva sulla gente veneta; io avevo inviato un testo che non era proprio attinente al tema, e naturalmente non ho vinto. Però mi è stata di stimolo, e mi sono detto: perché non scrivere una commedia sulla gente veneta, sulla sua laboriosità, sulla sua semplicità? Ed ecco che subito mi è venuta in mente la trama. Questa commedia sarà ancora più divertente delle altre perché metterò in bocca ai personaggi tante battute; inoltre, l’equivoco principale sarà anch’esso divertente per la sua assurdità.

Per quanto riguarda il libro, l’ispirazione mi è venuta visitando le librerie, e mi dicevo: come fa un lettore a scegliere un libro fra migliaia di libri? Solo se ne ha sentito parlare; e io, autore sconosciuto, come faccio a propormi con un mio libro? Solo a un patto: che parli di qualcosa che spiazzi e si elevi su tutti gli altri, additato perché originalissimo e distante dagli altri anni luce, un libro unico, come lo è la bibbia, tanto per intenderci. Per scaramanzia non dirò di cosa tratta questo libro, né qui né a chiunque me lo chieda (mi viene in mente Michelangelo che non volle far vedere a nessuno i suoi affreschi della Cappella Sistina). L’ho già cominciato, e mi emoziona. Ci vorrà il solito anno per portarlo a termine del tutto, anche perché, dopo la prima stesura, penso di inserirvi argomenti introspettivi, filosofici eccetera, tanto per renderlo più importante. Di sicuro sarà un libro di facile lettura, sia per il soggetto, sia per la fantasia.

 

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