Pensierino del 29 giugno 2016

A fine aprile la compagnia teatrale NE’ ARTE NE’ PARTE di Legnago (VR) mi ha gentilmente informato che metteranno in scena LA COLLANA. Inutile dire che ciò mi ha fatto un gran piacere. Poi Brunetta, la loro referente, mi ha chiesto se potevo aggiungere tre personaggi ai dodici che già c’erano. Le risposi di sì, che sarebbe stato facile per me fare questa modifica. Ce li aggiunsi. Ma non fu così facile, anche perché colsi l’occasione di rivedere l’intero testo, trovandovi delle imperfezioni, che dovetti ovviamente aggiustare. Le raccontai come aneddoto che LA COLLANA originale era di otto personaggi, poi una compagnia di Albignasego mi aveva chiesto di aggiungerne altri quattro. Alla fine LA COLLANA con dodici personaggi non fu messa inscena. Poco male: avevo così avuto l’occasione di averla anche con dodici personaggi. Ora che ho modificato la commedia con 15 personaggi ho nella mia produzione anche questa.

Qualche giorno dopo mi telefonò Lucia, della compagnia teatrale CIANCIAFRUSCOLE di Villatora (PD), chiedendomi se potevano mettere in scena LA COLLANA. Naturalmente le risposi di sì, e siccome recitavano per beneficenza li esonerai dal pagamento della SIAE. Questa compagnia, come d’altronde quella di NE’ ARTE NE’ PARTE continua a ossequiarmi per il mio lavoro e disponibilità: gratificazioni a cui non ero abituato, ma che mi fanno grande piacere.

Ho avuto l’occasione, vista la poca distanza da casa, di conoscere la compagnia CIANCIAFRUSCOLE, e devo dire che sono come una famiglia, dove tutti vanno d’accordo. Hanno voluto addirittura indicarmi gli attori che si caleranno nella veste dei personaggi della commedia, chiedendomi addirittura il parere. Mi hanno inoltre consegnato il CD di due loro commedie. Sono bravi, veramente, così come è perfetta la regia e la scenografia. Ho subito scritto loro per complimentarmi; anche per il loro altruismo dedicandosi a opere di beneficenza. E’ per me una grande soddisfazione che mettano in scena una mia commedia.

Domenica 19 giugno sono andato a Certaldo (FI) per ritirare il premio come finalista per un racconto filosofico (un libro con dentro il mio racconto). Ci sono andato perché è il primo premio che ricevo su questo argomento, e poi perché la filosofia mi piace. Purtroppo, pur essendo arrivato tra i primi 7 con la sezione racconti, non mi hanno neppure regalato il libro in questione, neppure una pergamena o chiamato sul palco. Non è per smanceria: il fatto è che mi sono dovuto sorbire 555 chilometri di strada per poi essere là da spettatore e basta. Invece quel che mi ha gratificato è stata la mia partecipazione a un concorso in cui c’erano dei veri filosofi, che avevano vinto e, chiamati sul palco, facevano le loro disquisizioni con una dialettica impressionante. Erano docenti o studiosi… e io in pratica ero uno di loro, perché se fossi arrivato primo nella sezione racconti avrei dovuto spiegare anch’io ciò che avevo scritto (un racconto il cui completo significato sfugge anche a me), librandomi in ragionamenti sulla realtà, finzione e l’assoluta nullità del nostro esistere.

Quel che più mi attrae maggiormente in questo periodo è il primo romanzo scritto quando avevo 19 anni: BREVE STORIA DI UN GIOVANE AMORE. Parla dell’amore adolescenziale tra un ragazzo di 19 anni e una ragazzina di 15; un amore ingenuo, che poi sfocerà in qualcosa di morboso quando fuggiranno di casa. Si passa così dalla ingenuità a qualche scena di erotismo, all’ambiente e comportamenti giovanili degli anni ’60, con un finale collocato ai tempi nostri. Devo ancora sistemarlo del tutto, ma non vedo l’ora di farlo, per questo vorrei che i vari lavori manuali e gli altri letterari terminassero. Finora ho scritto in tutti i generi, mi mancava solo questo genere; siccome è una storia più o meno vera ho così la possibilità di riviverla e rivivere quelle emozioni fanciullesche.

E’ già in fase di stampa, presso la casa editrice PANDA di Andrea Tralli (Castelfranco Veneto TV), il prossimo libro dal titolo ASPETTANDO L’EGITTO. Il titolo originale era L’ILLUMINAZIONE EGIZIANA. Come si vede dal mio sito, tratta della storia toccante di un nipote che aiuta lo zio filosofo a uscire dalla sua solitudine; e di una storia d'amore, impossibile ad avverarsi, ma che l'affetto di un padre riesce a concretizzare. Un librone di 520 pagine che può definirsi anche didattico in quanto enumera 252 personaggi storici, tra cui più di 50 filosofi; una cinquantina di luoghi o siti; una cinquantina di invenzioni e date della loro creazione, i miti eccetera. Ma il filo conduttore resta la filosofia e la continua ricerca di Dio.

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