Pensierino del 16 ottobre 2015

Luigi Boldrin è un giovanotto di 78 anni. Dopo aver scritto più di cinquanta poesie e vari racconti ha scritto pure la sua biografia. Il fatto strano è che questo signore ha preso in mano la penna a 71 anni e scrive poesie, per lo più in rima, dove dà mostra della sua introspezione e amore verso il prossimo, Dio e la Madonna, per non parlare di quelle dedicate alla moglie Maria, in cui ogni volta che le recita lo fa con gli occhi rossi.

E’ fiero di ciò che scrive, e a ragione, perché tutto ciò che butta giù a penna è qualcosa di passionale, qualcosa nato dal suo animo tormentato. Tormentato perché, come scritto nell’autobiografia, sono narrati avvenimenti quasi tutti segnati dal dolore, non per niente il titolo del libro che uscirà s’intitola “LE MIE TRIBOLAZIONI”.

Luigi Boldrin è nato sfortunato, sembra che tutte le disgrazie siano capitate a lui. Anche ora sta combattendo con ogni genere di acciacchi, che lui sopporta soffrendo sì, ma con una certa ironia, e il suo viso è sempre improntato al sorriso.

Per la sua biografia veniva da me con dei quadernoni dove scriveva in stampatello i suoi ricordi, e me li dettava affinché glieli trascrivessi al computer. E così facevo; a volte mi emozionavo a volte mi commuovevo per quel che stavo trascrivendo. Li sistemai cronologicamente, li revisionai, e scrissi pure la prefazione.

Lui mi ringrazia continuamente per quel che l’ho aiutato, ma ancor più è il suo entusiasmo che mi gratifica, a far sì che anch’io non veda l’ora di vederlo sgranare gli occhi quando si troverà in mano il suo libro pubblicato.

 

Altro pensierino:

Facendo ordine in mansarda ho scoperto una cartella sgualcita dove dentro c’era una caterva di fogli scritti a mano fin da quando avevo una ventina d’anni. Rimasi sbalordito, non sapevo della loro esistenza. Sono appunti, riflessioni, aneddoti eccetera, tutti datati, insomma una sorta di diario. Ne lessi qualcuno e mi emozionai, perché riguardavano la mia vita da giovane, specialmente le difficoltà nella stesura di qualche racconto, o l’entusiasmo per un quadro ben dipinto, o l’abbattimento per una delusione amorosa… Sono tanti, tanti, ma non potevo lasciarli così, dovevo trascriverli, e caso mai farne un libro.

Il problema era che non potevo copiare tutta quella roba, sarei impazzito. Ho chiesto ad Alberto, mio figlio, che mi installasse un programma di cui ne avevamo parlato a suo tempo, in modo che io li trascrivessi solo leggendoli. Lui me lo ha installato e da allora sto dedicandomi ogni ora del giorno a trascrivere questi fogli volanti. Mi sorprende pure il programma, e lo consiglio a chi ne avesse bisogno, che mi fa risparmiare un mare di stress e di tempo, basta solo leggere!...

Ora vorrei elencare tutti gli scritti pubblicabili, così da rendermene conto io stesso, e magari incuriosire chi legge questo pensierino. Eccoli:

MANOSCRITTI

“PERDONAMI LAURA” (il primo libro scritto, nel 1969), ma penso sia puerile.
“LIBRO DI POESIE” (128)
“IL GIUSTIZIERE”
“LIBRO DI COMMEDIE”
“LIBRO DI RACCONTI” (127)
“LA SERENITA’ RITROVATA”
“L’ILLUMINAZIONE EGIZIANA”
“COSI’ VUOLE IL CIELO”
“LA FEDE DI MIO ZIO SERGIO”
“L’EPISTOLARIO DI SERGIO GOBBI, UN PRETE UOMO”

GIALLI (MAGARI IN UN UNICO LIBRO)

IL FANTASMA DEL MACELLAIO
IL SECONDO BICCHIERE
CINQUE CADAVERI E UNA PISTOLA

RACCONTI PER RAGAZZI (MAGARI IN UN UNICO LIBRO)

LEANDRO IL RAGAZZO DEL BOSCO
MARCELLO E LA SUA AVVENTURA
IL FILO D’ERBA-A PROPOSITO DI CALCIO

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