Pensierino del 6 aprile 2012

Incredibilmente ho visto che l'ultimo pensiero scritto, a parte la presentazione dell'ultimo libro “Viaggio nell'infanzia a Campolongo Maggiore, è del 15 maggio 2010. Quasi due anni di silenzio! Si vede che non sono accaduti eventi rilevanti o che sia stato preso da altri impegni più importanti dello scrivere. Invece no, perché nel frattempo ho buttato giù un voluminoso manoscritto, secondo me il più importante, dal titolo L'Illuminazione egiziana, in cui diversi personaggi sono in attesa di partire per un viaggio in Egitto. Sono personaggi diversi e manifesteranno la loro peculiarità, con riflessioni filosofiche, con la pura filosofia, con la ricerca di Dio, con l'umorismo, con la critica, con il cinismo, con la conoscenza della scienza e con la letteratura. Ho voluto condensare in questo libro le diverse personalità dell'Uomo, assieme alla storia d'amore che, con la filosofia, ne sarà il filo conduttore.

Ho impiegato solo un anno a scriverlo, ma mi sono accanito quasi ogni giorno, per tante ore, perché mi piaceva e mi dava soddisfazione nel mentre scrivevo, era uno sfogo che mi portava lontano dalla realtà, quella realtà tanto discussa nel testo.

Una volta terminato, il 28 novembre 2011, mi son detto che quello sarebbe stato l'ultimo manoscritto prodotto, anche perché ne avevo almeno altri sei da pubblicare, ed anche perché pareva si fosse esaurita non la mia vena letteraria, ma gli argomenti. Invece ecco che qualche settimana fa mi venne in mente di scrivere un altro libro, sia pure corto, ma che doveva essere scritto così bene e così accattivante che il lettore doveva per forza cominciarlo e terminarlo in una sola seduta. Era un gioco, una novità per me, che mi proiettava ancora nella ricerca del nuovo, dell'originale. Ho cominciato a buttare giù la trama, ma poi i lavori primaverili campestri mi hanno interrotto, così come lo sarò per tutto il periodo estivo; per questo adesso comincio a giudicare l'inverno non come la peggiore delle stagioni. In questo libro che ho in testa ci dovranno essere tensioni amorose, continui colpi di scena, drammaticità eccetera. Non so se ci riesca, sta di fatto che solo l'immaginare il bello che sarà, anche se non fosse vero, mi dà sin d'ora l'entusiasmo per vivere felice.

Ho ricevuto soddisfazione anche per quanto riguarda le commedie perché, proprio ieri, ho appreso di essermi classificato al terzo posto in un concorso a Napoli (sono stato segnalato solo con un altro autore, dopo il vincitore). La commedia è “Locanda a ore”, la stessa con la quale ho vinto il primo premio ad Ascoli Piceno. Con tutta sincerità è meglio che non sia risultato vincitore, perché intraprendere un viaggio fin laggiù, peraltro già fatto in un'altra occasione, sarebbe stato molto faticoso. Però la data della premiazione non è ancora stata indetta e spero tanto che gli organizzatori non mi sforzino a partecipare.

Ed ora le invenzioni: ciò che mi soddisfa maggiormente.

Dopo aver realizzato il “tendispago” per la semina nell'orto (congegno semplicissimo, ma praticissimo) mi sono messo a migliorare il leggio. Questo su suggerimento di Mery, una ragazza di Ravenna, che ha voluto acquistarne uno, in pratica l'unico che avevo a disposizione dopo i due che ho in camera da letto. E' stata lei infatti ad incoraggiarmi a costruirne di nuovi; e io mi sono accinto, ma invece di farli uguali, ho cercato di realizzare quello perfetto, che mi inducesse poi a costruirli copiandolo pari pari. Finora non ci sono riuscito, pur avendo costruito sette di questi leggii, anche perché talvolta le migliorie si dimostravano inefficaci. La settimana prossima, forse, tenterò ancora di costruire il leggio perfetto, anche se prevedo che non ci riuscirò mai, perché non mi accontento, perché non sono capace di adagiarmi nel ripetitivo e devo sempre scoprire qualcosa che non ho scoperto e che nessuno ha mai scoperto. Questo vale anche per tutti i marchingegni finora creati, e sono una trentina!

Ho una gran voglia di mostrarli al pubblico, come è già successo per le varie sagre, manifestazioni e altro, se non quando ne ho portati alcuni ad “Uno Mattina” alla Rai, a Roma; e poi è venuta la stessa Rai a casa mia con “La vita in diretta” a fare un servizio sulle mie “invenzioni”. Per questo chiederò in giro di poter mostrare le mie realizzazioni che, ne sono sicuro perché ne ho avuto la prova, saranno fonti di curiosità e apprezzamento. Naturalmente porterò in loco solo quelle trasportabili e non ingombranti, ma avrei desiderio anche che fosse il pubblico a venire a casa mia, come è già successo lo scorso anno, a vederle in funzione.

E qui le descrivo, anche se alcune sono nella pagina “Hobbies” del mio sito.

CANCELLO MECCANICO AUTOMATICO

CINQUE BARBECUES CON MECCANISMI DIVERSI

PIN PONG RIPIEGABILE

CAVALLETTO PER IMBIANCHINI

MODELLO DI AVVOLGICAVO

CAVALLETTO PER PITTURA

GRIGLIA PER PAESAGGI

BALESTRA

SERRA

FISSAGGI SCALA IN FERRO

4 ALTALENE POLIFUNZIONALI

PORTAOMBRELLO DA BICI

LEGGIO DA CAMERA

PORTAROTOLI CUCINA

CAVALLETTA PER TAGLIO LEGNA

PORTASACCHETTI IMMONDIZIE

DUE RASTRELLI ESPELLI FOGLIE

CARRETTO VERSATILE

GETTO ACQUA PER TRATTORINO

ASTE TENDI SPAGO PER ORTO

Secondo me le invenzioni più curiose sono (oltre all'ombrello da bici e il cancello automatico) una delle altalene, quella che comprende lo schienale regolabile, il poggiapiedi, il piano di appoggio per libri o bibite, il leggio e il piano per dormire; inoltre questa altalena è costruita per due persone o quattro bambini, naturalmente con l'apposito congegno di sicurezza.

Un'altra invenzione che mi piace è ovviamente il leggio da camera, che risulta così comodo che dovrebbe soppiantare drasticamente la lettura a letto con libro tenuto con le mani; specialmente gli ultimi leggii, di una migliore estetica e che facilitano ulteriormente il voltare le pagine e il fissaggio del libro stesso.

I rastrelli espelli foglie sono per lo più curiosi, specialmente quello in ferro, il cui funzionamento deriva da una serie di azioni degne di un meccano.

Il carretto versatile è una delle ultime “trovate” e lo reputo una delle realizzazioni più eclettiche; e qui voglio spiegare la sua versatilità. E' innanzitutto dotato di due ruote di auto per cui non possono bucarsi con le spine delle robinie, inoltre consta di quattro sponde asportabili, che si possono levare e lasciare così le quattro aste di ferro che possono trattenere la legna lunga. Se inseriamo le due sponde laterali si può caricare legna come le frasche; se infiliamo anche le due sponde sul fronte e retro si potrà caricare foglie, sabbia od altro materiale sciolto. Se tali sponde si abbassano a livello orizzontale si possono caricare pali o altra legna lunga. Quando si scarica il materiale sfuso basta abbassare la sponda posteriore e agganciarla all'apposita barra di bloccaggio.

Naturalmente ogni marchingegno è stato costruito per facilitare lo svolgersi della mia vita quotidiana, creato come per gioco, che mi ripaga per l'utilizzo che ne faccio, come la cavalletta per taglio legna, con la quale, da solo, ho tagliato con la motosega non so quanti quintali di legna, divertendomi vista la facilità con la quale procedeva il lavoro. O il portaombrello da bici, con il quale andavo a lavorare in bicicletta con la pioggia, ma riparato dall'ombrello e, ovviamente, con le mani sul manubrio. Così come le mani non mi servono per tenere il libro che leggo con il leggio, di cui ho già ampiamente detto. O il ping pong, che mi permette nella stagione invernale di giocare da solo, tanto per non anchilosarmi per mancanza di movimento, da solo in quanto si può alzare in verticale la metà del piano. O l'altalena, che dicono somigli alla sedia elettrica, che mi permette di leggere, sempre senza tenere il libro in mano, e dormire quando il libro è noioso… Come i miei? Speriamo di no.

 

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